Scoliosi degenerativa

La scoliosi degenerativa è una forma di scoliosi che compare, o si accentua nettamente, in età adulto-senile o senile (per questo motivo chiamata anche scoliosi dell'adulto), e che colpisce specificamente il rachide lombare ed il sesso femminile (figg. 1-2).

Questo tipo di scoliosi è dovuta ad alterazioni degenerative discali e delle articolazioni posteriori, associate o meno a lassità legamentosa, ed è spesso caratterizzata da un'olistesi laterale della vertebra apicale (fig.3). Può essere inoltre associata ad olistesi degenerativa di una o più vertebre della curva scoliotica (fig.4), sia sul piano frontale che laterale, determinando spesso un quadro più esattamente definibile come cifoscoliosi (fig.5).

  • Figura 01

  • Figura 02

  • Figura 03

  • Figura 04

  • Figura 05

Clinicamente è spesso causa di una lombalgia cronica, essenzialmente ma non soltanto meccanica, più frequentemente di entità medio-lieve, ma talvolta cronica e decisamente invalidante. Possono anche essere associati sintomi radicolari per la presenza di stenosi ad uno o più livelli intervertebrali. La diagnosi strumentale, essenzialmente radiografica, con esecuzione sia di proiezioni standard che di radiogrammi della colonna in toto in ortostasi (figg-6-7), può essere completata con un esame TC per lo studio delle stenosi laterali associate (figg.8-9). La RNM può essere utile come indagine di completamento, pur non essendo necessaria (figg.10-11).

  • Figura 06

  • Figura 07

  • Figura 08

  • Figura 09

  • Figura 10

La scoliosi degenerativa lombare raramente orienta verso una soluzione di tipo chirurgico, soprattutto in considerazione dell'età avanzata dei pazienti e della scarsa qualità ossea (prevalentemente donne oltre i 70 anni), ed anche in relazione al quadro sintomatico solo di rado gravemente invalidante. Nel caso di insorgenza più precoce, successiva a breve termine rispetto alla menopausa, o comunque anche in uomini oltre i 65-70 anni ma attivi ed in buone condizioni fisiche, una eventuale indicazione chirurgica è ovviamente più frequente, in relazione alle maggiori autonomia occupazionale ed aspettativa di vita.

In pazienti con deficit radicolari trovano indicazione interventi chirurgici di laminotomia-foraminotomia (fig.12), in presenza di concomitanti stenosi laterali o dei forami. Interventi di artrodesi strumentata e cauta correzione della curva devono essere riservati a pazienti in buone condizioni generali (fig.13), con osteoporosi assente o non grave, con un quadro di lombalgia cronica e sintomatologia dolorosa agli arti inferiori di durata ed intensità adeguate (figg.14-15).

  • Figura 11

  • Figura 12

  • Figura 13

  • Figura 14

  • Figura 15

Peraltro, come già sopra anticipato, il continuo aumento dell'età media di sopravvivenza ed il miglioramento della qualità di vita anche in età anziana, in associazione con la continua evoluzione dei materiali di stabilizzazione (viti peduncolari a maggior tenuta, rivestite in idrossiapatite -fig.16- , a doppia filettatura, cannulate e forate per l'inserimento di cemento, ecc…), hanno determinato negli ultimi anni un aumento delle indicazioni chirurgiche in tale patologia con riscontro di ottimi risultati clinici, immediati ed a distanza (figg.17-18-19).

  • Figura 16

  • Figura 17

  • Figura 18

  • Figura 19